Nella partita disputata tra Lecce e Atalanta, terminata con una netta vittoria per 4-0 a favore dei bergamaschi, i salentini hanno faticato a tenere testa a una squadra ben organizzata e incisiva in ogni zona del campo. L’incontro, giocato al Via del Mare, ha messo in evidenza alcune criticità tattiche della formazione guidata da Luca Gotti, evidenziando al contempo la superiorità tecnica e strategica degli uomini di Gian Piero Gasperini.
Primo tempo: Lecce in difficoltà contro l’organizzazione atalantina
Fin dall’inizio del match, l’Atalanta ha mostrato un ottimo possesso palla, cercando di gestire i ritmi della gara e di costruire azioni pericolose con passaggi rapidi e precisi. Dopo i primi minuti, i nerazzurri hanno iniziato a creare situazioni insidiose, sfruttando la capacità di Charles De Ketelaere e Mateo Retegui di attaccare gli spazi tra le linee difensive avversarie.
Il primo gol è arrivato al 35° minuto con Marco Brescianini, che ha sfruttato una respinta corta della difesa leccese per insaccare sulla destra. Il raddoppio non ha tardato ad arrivare, con Retegui che al 45° minuto ha segnato di testa sfruttando un preciso cross dalla sinistra. La difesa del Lecce è apparsa disorganizzata e in difficoltà nel contrastare la pressione offensiva degli ospiti, incapace di arginare le incursioni degli uomini di Gasperini.
Secondo tempo: Lecce non riesce a reagire, l’Atalanta dilaga
La ripresa è iniziata con qualche cambio da parte di Gotti, ma la musica non è cambiata. L’Atalanta ha continuato a controllare il gioco, mantenendo un alto possesso palla e sfruttando ogni occasione per affondare. Al 55° minuto, l’arbitro Massa ha assegnato un rigore agli ospiti dopo un controllo VAR per un fallo in area su Retegui, che ha trasformato con freddezza il penalty, portando il risultato sul 3-0.
Il Lecce ha cercato di riorganizzarsi, ma le sue azioni offensive sono state sterili e poco incisive. Le poche occasioni create, come il colpo di testa di Baschirotto al 80° minuto, non hanno impensierito più di tanto la difesa atalantina, ben orchestrata da Juan Musso, che ha risposto con sicurezza alle conclusioni avversarie.
Al 66° minuto, Brescianini ha chiuso definitivamente il match con un tiro preciso nell’angolino destro, fissando il risultato sul 4-0. Nonostante qualche tentativo nel finale, come il tiro di Berisha al 91°, il Lecce non è mai riuscito a dare l’impressione di poter rientrare in partita.
Conclusioni: una lezione da imparare per il Lecce
La sconfitta per 4-0 è il risultato di una partita in cui il Lecce ha mostrato evidenti limiti difensivi e una mancanza di incisività in attacco. L’Atalanta, al contrario, ha offerto una prestazione solida, con un gioco organizzato e una capacità di sfruttare al meglio le occasioni create. Per Luca Gotti e la sua squadra, questa partita rappresenta una lezione importante su cui riflettere per migliorare le prestazioni future e trovare soluzioni tattiche più efficaci contro avversari di alto livello.