Dopo l’assurdo risultato tra Sassuolo e Inter, il Lecce si immerge nei mari sardi, desideroso di catturare punti preziosi nella battaglia per la salvezza. La squadra di Ranieri, con il vento in poppa, si è lanciata in una scalata verso la salvezza, emergendo tra le onde della classifica. Nel frattempo, il Cagliari, disposto in un 4-3-1-2, schiera Scuffet; Zappa, Mina, Dossena, Augello; Nandez, Makoumbou, Deiola; Gaetano; Luvumbo, Lapadula. Mentre il Lecce, in un 4-4-2, vede Gotti affidarsi a Falcone; Gendrey, Baschirotto, Pongracic, Gallo; Oudin, Blin, Ramadani, Dorgu; Krstovic, Piccoli.
Il fischio d’inizio vede il Cagliari prendere il controllo del gioco, come un temerario capitano che manovra la propria nave in mezzo alle onde. Nei primi venti minuti, sono solo i rossoblù a tracciare il percorso del gioco. Dopo un gol annullato a Deiola, arriva l’urlo delle onde: al ventiseiesimo minuto, Mina scaglia il suo colpo, correggendo in rete il tiro di Gaetano. Il Lecce, come un marinaio alla deriva, cerca disperatamente di riportare la barca a galla, e solo un calcio di punizione di Oudin fa tremare le vele dei sardi. Ma è attorno alla mezz’ora che il vento cambia direzione: Ramadani, coraggioso tra le onde, subisce il fallo di Gaetano, il quale, con l’aiuto del Var, viene bandito dall’orizzonte del campo. Si accendono i lampi in campo e fuori, con l’espulsione anche di Pascale, il vice mister Ranieri, per proteste. Il primo tempo si spegne tra il sibilo del vento e il Cagliari in balia delle onde, ridotto in dieci.
Il secondo tempo vede il Cagliari cercare di resistere alla tempesta con un nuovo assetto, mentre il Lecce cambia alcuni membri dell’equipaggio. Nonostante il maggiore impegno dei giallorossi, il Cagliari difende con la fermezza di un bastione roccioso. Il Lecce rompe l’equilibrio al minuto ottantaquattro, quando Almqvist fa volare un suo servizio basso che Krstovic trasforma in oro. Il gol sprona la squadra salentina, che sfiora la vittoria con Baschirotto e Sansone, ma il destino è beffardo come un’onda che spinge e poi ritira. Il Cagliari, però, non molla, cercando di ribaltare la situazione. La partita termina in parità, come due navi che si incagliano su scogli invisibili.
In questa battaglia d’acque agitate, è stata la saggezza e la fermezza del Lecce a prevalere su un Cagliari che ha dimostrato un coraggio straordinario, anche in inferiorità numerica. Il Lecce conquista così un prezioso bottino, proseguendo la sua epica avventura di fronte a oltre cinquecento tifosi leccesi. Con trentasette punti all’attivo, il Lecce si prepara per il prossimo scontro contro l’Udinese, con la mente e il cuore saldamente ancorati alla speranza.
Tabellino del match:
Cagliari: Scuffet, Dossena, Nandez (46’ st Obert), Lapadula (1’ st Sulemana), Deiola ©, Mina, Augello (32’ st Azzi), Zappa (1’ st Wieteska), Makoumbou, Gaetano, Luvumbo (22’ st Shomurodov). A disposizione: Radunovic, Aresti, Prati, Hatzidiakos, Oristanio, Pavoletti, Petagna, Kingstone, Di Pardo. Allenatore: Claudio Ranieri
Lecce: Falcone, Pongračić, Baschirotto, Krstović, Oudin (27’ st Rafia), Dorgu (14’ st Pierotti), Gendrey, Ramadani (27’ st Almqvist), Gallo, Blin ©, Piccoli (1’ st Sansone). A disposizione: Brancolini, Samooja, Borbei, Venuti, Gonzalez, Berisha, Touba. Allenatore: Luca Gotti
Marcatori: 26’ pt Mina, 39’ st Krstović
Ammoniti: 14’ pt Piccoli, 9’ st Sansone, 11’ st Ramadani, 19’ st Scuffet, 29’ st Baschirotto, 29’ st Nandez, 32’ st Augello, 33’ st Deiola
Espulsi: 44’ pt Gaetano
Recupero: 3’ pt – 6’ st
Arbitro: Matteo Marcenaro sez. di Genova
Assistenti: Davide Moro sez. di Schio – Dario Garzelli sez. di Livorno
IV Ufficiale: Marco Monaldi sez. di Macerata
VAR: Rosario Abisso sez. di Palermo
AVAR: Marco Piccinini sez. di Forlì