Un arbitro di Serie A, che ha scelto di mantenere l’anonimato, ha fatto delle rivelazioni scioccanti sulla situazione del sistema arbitrale italiano durante un’intervista esclusiva con Le Iene. Le sue dichiarazioni hanno gettato luce su presunte irregolarità e anomalie che influenzerebbero la valutazione degli arbitri, la gestione del VAR e persino la lotta interna tra fazioni all’interno dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA).
L’arbitro anonimo ha spiegato di aver deciso di parlare pubblicamente per amore del calcio e della lealtà sportiva, ma anche a causa della crescente insostenibilità della situazione che sta condizionando le carriere di molti colleghi. Ha evidenziato errori “inspiegabili” che si sono verificati in partite di spicco, soprattutto in presenza del VAR, sottolineando la mancanza di coerenza nelle decisioni.
Secondo l’arbitro, il sistema di valutazione degli arbitri in Italia sarebbe influenzato da dinamiche politiche e fazioni interne, mettendo a rischio l’integrità dei campionati di Serie A e Serie B. Ha sollevato preoccupazioni sulla trasparenza delle valutazioni degli arbitri, sospettando che le decisioni dipendano da altri fattori oltre alle prestazioni effettive durante le partite.
Le rivelazioni hanno anche toccato il VAR, sottolineando che le decisioni del sistema video spesso non seguono criteri omogenei, portando a situazioni in cui interviene in modo apparentemente arbitrario. L’anonimo arbitro ha portato esempi specifici di episodi controversi, evidenziando la mancanza di coerenza nell’interpretazione delle regole.
La questione ha preso una piega legale, con almeno cinque arbitri e assistenti di Serie A e B che avrebbero intrapreso azioni legali contro l’Associazione Italiana Arbitri per presunte “gravi irregolarità”. Si è sollevato il problema delle punizioni, con casi in cui arbitri che commettono errori gravi continuano ad arbitrare senza conseguenze significative, mentre altri vengono fermati.
Il designatore dell’AIA, Gianluca Rocchi, è stato intervistato riguardo alle affermazioni dell’arbitro anonimo. Rocchi ha respinto le accuse, sottolineando la trasparenza del suo operato e negando qualsiasi influenza interna sulla valutazione degli arbitri. Ha anche affrontato le questioni sollevate riguardo alle decisioni VAR, cercando di rassicurare sull’integrità del sistema.
Le rivelazioni dell’arbitro anonimo sollevano domande significative sulla gestione del calcio italiano e la necessità di un’indagine approfondita per garantire la trasparenza, l’equità e la lealtà nel sistema arbitrale.