Il Lecce ha spezzato il silenzio delle vittorie dopo sei giornate senza successi, grazie a una spettacolare vittoria per 3-2 contro la Fiorentina al Via del Mare.
“Siamo stati un po’ sfortunati ultimamente. Giocavamo bene, creavamo, ma festeggiavano solo gli altri. Nei secondi tempi spesso peggioriamo, anche contro la Fiorentina abbiamo rischiato troppo dopo 45 minuti perfetti. Siamo la squadra più giovane del campionato, l’inesperienza a volte si sente,” ha commentato Krstovic al Corriere dello Sport.
Con cinque gol segnati finora in questa stagione, Krstovic ha parlato del significato del gol per lui: “Cos’è per me il gol? Ossigeno, aria pulita, qualcosa che mi rende l’uomo più felice del mondo in una frazione di secondo quando segno e l’uomo più triste per una settimana quando non segno. Senza gol sto male.”
L’attaccante classe 2000 ha anche condiviso i suoi idoli nel calcio: “Ne ho due: Ibrahimovic e Benzema. E poi Mirko Vucinic, ovviamente.”
Ma la storia di Krstovic con il Lecce non è solo una questione di gol e di idoli. Il giovane talento montenegrino ha ambizioni più grandi e sogna di scrivere la storia del club giallorosso. “Vorrei scrivere la storia del Lecce. Qui sto davvero bene, mi sento a casa. Sarebbe un bel sogno portare il Lecce in Europa. Penso che se questo gruppo riuscisse a stare insieme due o tre anni, se non partisse nessuno e continuassimo con questa unione, siamo talmente giovani e bravi che potremmo avvicinarci alle posizioni che contano.”