L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha emesso una diffida nei confronti di DAZN dopo un episodio controverso legato al blocco di Google Drive tramite la piattaforma Piracy Shield. La decisione è stata confermata in una nota ufficiale dell’Agcom, che ha chiarito i dettagli dell’accaduto.
Durante una riunione del Consiglio dell’Autorità, è stata esaminata una relazione tecnica in merito a un blocco erroneamente segnalato riguardante Google Drive. Di conseguenza, l’Agcom ha chiesto a DAZN, in qualità di segnalatore accreditato, di garantire la massima diligenza nella gestione delle istanze di blocco e nella raccolta delle prove necessarie. L’Autorità ha avvertito che eventuali inottemperanze potrebbero portare all’adozione di ulteriori provvedimenti.
In aggiunta, l’Agcom ha sollecitato i gestori di motori di ricerca e i fornitori di servizi di comunicazione, che rientrano nel perimetro di iscrizione alla piattaforma Piracy Shield, a regolarizzare la loro posizione secondo il nuovo quadro normativo stabilito dal decreto omnibus. Questo richiamo include anche i fornitori di servizi VPN e DNS, sottolineando l’importanza di un’adeguata regolamentazione nell’accesso a contenuti online.
Nonostante la diffida, l’Agcom ha respinto la proposta della commissaria Elisa Giomi di sospendere l’attività di Piracy Shield. Attualmente, la piattaforma ha già contribuito alla disabilitazione di oltre 25.000 FQDN e più di 7.000 indirizzi IPv4, segnando un passo significativo nella lotta contro la pirateria online.
In un contesto in cui la protezione dei diritti d’autore e il rispetto delle normative sono diventati sempre più cruciali, la situazione di DAZN e Piracy Shield rappresenta un importante punto di riferimento per l’industria della media e della comunicazione. La decisione dell’Agcom dimostra la volontà di mantenere un equilibrio tra la lotta contro la pirateria e il supporto alle piattaforme legittime, garantendo al contempo un controllo rigoroso sulle procedure di blocco e sulle segnalazioni.